You are here : Home / Categorie / LIBRI E SAGGISTICA / Saggi, edizioni critiche e biografie... / La quinta sinfonia di Beethoven recensita da E.T.A. Hoffman
«Ogni passione, così come un’opera ce la presenta, è rivestita dalla musica con lo scintillio purpureo del Romanticismo, e ciò che sperimentiamo nella vita ci conduce fuori dalla vita nel regno dell'infinito. Così forte è la magia della musica, e sempre più potente il suo effetto, che dovrebbe affrancarsi da ogni altra arte. La musica strumentale di Beethoven ci schiude il regno del titanico e dell'incommensurabile. Raggi infuocati sfrecciano attraverso la profonda notte di questo regno: vi scorgiamo gigantesche ombre che s’allungano e si restringono, rinchiudendoci sempre più strettamente, annientano ogni cosa in noi, senza estinguere il dolore dello struggimento infinito, in cui ogni piacere, asceso rapidamente in suoni esultanti, s’inabissa e soccombe». E. T. A. Hoffmann