Angela Hewitt, punta di diamante del panorama pianistico internazionale, nella Stagione del Perosi.

Tra le interpreti incluse nel circolo delle “Signore del pianoforte”, la Hewitt al Teatro Sociale Villani, venerdì 30 novembre alle ore 20.45


 

"Quando penso e ripenso a tutto il repertorio che ho eseguito nel corso degli anni, alle registrazioni, i concerti e tutto il resto, mi dico che non ho sprecato la mia vita, questo è certo. Non ho sprecato un minuto della mia vita." afferma Angela Hewitt ripercorrendo le tappe della luminosa carriera che l'ha portata in questi anni ad essere conosciuta e amata in tutto il mondo.
La pianista canadese, dopo essersi affermata al Concorso Bach di Toronto negli anni '80, ha saputo conquistare un pubblico fedele grazie alla piacevolezza del modo di porsi, al garbo nel suonare, alla solidità della preparazione e alla sua vasta discografia che va da Bach fino a Ravel e oltre, passando per i clavicembalisti francesi.

La Fondazione Perosi prosegue la sua filosofia tradizionale presentando a Biella i più grandi solisti del panorama internazionale. Memorabili, solo negli ultimi due anni, le esibizioni di Grigory Sokolov, Andrea Lucchesini e Khatia Buniatishvili, ma l’elenco dei pianisti si infittisce se si considerano i musicisti che nel corso di 42 edizioni si sono avvicendati sul palco del Perosi. Tutti ricordano i concerti di personalità quali Aldo Ciccolini, Paul Badura-Skoda, Lazar Berman, Ramin Bahrami, Michel Dalberto, Bruno Canino, Alexander Lonquich o Roberto Cominati, artisti che frequentano esclusivamente palcoscenici come Carnegie Hall di New York, Salle Gaveau di Parigi, Wigmore Hall di Londra, la Philharmonie e la Pier Boulez Saal di Berlino, la Konzerthaus di Vienna, l’Auditorio di Madrid.

Artista di grande intelligenza interpretativa, Angela Hewitt è una delle pianiste più applaudite della sua generazione. Nata in una famiglia di musicisti, è entrata a contatto con la musica fin dalla tenera età, avvicinandosi allo studio del pianoforte seguita dalla madre. Dal padre, titolare dell’organo della Cattedrale di Ottawa, ha ereditato l’immenso amore per la musica di Bach, autore cui ha dedicato senza sosta tutta la vita. Dopo il diploma, conseguito a 18 anni, ha vinto prestigiosi premi in numerosi concorsi pianistici in Europa, Canada e Stati Uniti, ma è sicuramente stato il suo trionfo al Toronto International Bach Piano Competition, tenuto in memoria di Glenn Gould, a lanciarla definitivamente verso una carriera internazionale.

Nel corso di dieci anni, dal 1994 al 2014, la Hewitt ha registrato per l’etichetta discografica Hyperion le maggiori opere per tastiera di Bach, un progetto discografico che è stato definito dalla critica «una delle glorie discografiche dei nostri tempi» (“The Sunday Times”). Il culmine del suo lavoro di incisione è stato Bach's Art of Fugue, che ha immediatamente scalato la vetta delle classifiche di Regno Unito e Stati Uniti. Nel 2015, Angela è stata inserita nella "Hall of Fame" della rivista Gramophone, un riconoscimento che ben riflette la sua popolarità tra gli amanti della musica di tutto il mondo.
Al Teatro Sociale Villani, il 30 novembre 2018, la Hewitt presenterà un programma che alternerà Mozart a Beethoven e Ravel.

Il concerto è realizzato con il contributo del Comune di Biella; Angela Hewitt suonerà per l’occasione un pianoforte Fazioli.


IL PROGRAMMA

La drammatica Sonata in do minore K 457 rappresenta la testimonianza di un'ansia creativa, dolorosa e profonda di Mozart. Composta nell'ottobre del 1784, nel momento in cui sta lavorando alla produzione dei grandi Concerti viennesi per pianoforte, il brano si apre con un teso e drammatico Molto Allegro e un cantabile e affettuoso Adagio. L'Assai Allegro che conclude la Sonata, attraversato da una continua agitazione creata dai contrasti dinamici e di registro, sembra rievocare le inquietanti atmosfere del Concerto in re minore K 466 che avrebbe visto la luce pochi mesi dopo.

E di Mozart si ascolterà anche la Sonata in re maggiore K 576, l'ultima Sonata per pianoforte composta dal genio austriaco e pubblicata soltanto dopo la sua morte. Qui il compositore converte le cupe espressioni drammatiche in linee delicate dense di una calma diffusa, enigmatica, ma estremamente luminosa. Il clima notturno dell'Adagio si stempera così nella chiarezza e nel candore dell’Allegretto finale.

Di Beethoven, la pianista canadese eseguirà la Sonata in do maggiore op. 53 «Waldstein» che rappresenta, insieme all'Appassionata, il punto culminante della cosiddetta «seconda maniera» beethoveniana, in cui profondità d'ispirazione e virtuosismo strumentale si fondono in un unico, possente blocco di stupefacente modernità.

Conclude il programma Le Tombeau de Couperin, omaggio di Ravel alla musica francese del clavicembalista Francois Couperin. Con il termine "tombeau", infatti, si era soliti indicare in francese una sorta di elegia funebre in onore di un personaggio importante nel campo della musica e della letteratura. Ravel, che visse in prima persona la prima guerra mondiale come autista di ambulanze per il trasporto dei feriti, scrisse il brano in sei movimenti dedicandoli alla memoria di sei amici caduti al fronte. La sua abilità si sprigiona in questa composizione creando una semplice melodia che, collocata nella sua dimensione timbrica e ritmica, diventa quasi una poesia.

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Venerdì 30 novembre ore 20.45
Teatro Sociale Villani – Accademia Perosi
I platea e I ordine palchi: 35.00 €
II platea e II ordine palchi: 25.00 €
Galleria: 15.00 €
Loggione: 5.00 €

INFO E PRENOTAZIONI
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi agli Uffici dell’Accademia Perosi al numero +39 01529040
nei seguenti giorni e orari: Lunedì, Martedì, Mercoledì e Giovedì 9.30 - 12.30, 15.00 - 18.00

BIGLIETTERIA

 


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