Olivier Messiaen. L'angelo del tempo. Con CD Audio

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Olivier Messiaen. L'angelo del tempo. Con CD Audio

Codice : AB0003

Prezzo : 11.50 €

Autore/i : Sandro Cappelletto

Dati : con CD allegato
Quatuor pour la fin du Temps
EX NOVO ENSEMBLE
voce narrante, Sandro Cappelletto

Editore : Edizioni Accademia Perosi

Descrizione

La sera del 15 gennaio 1941, per un pubblico di cinquemila prigionieri di guerra rinchiusi a Goerlitz, nasce il Quartetto per la fine del Tempo di Olivier Messiaen.
Il libro conduce il lettore all'interno dei dilemmi vissuti dall'autore.

Quantità : Disponibile

La sera del 15 gennaio 1941, con una temperatura di quindici gradi sotto zero, per un pubblico di cinquemila prigionieri di guerra rinchiusi nel campo di Goerlitz, nasce un capolavoro: il Quartetto per la fine del tempo di Olivier Messaien.

Gli interpreti sono quattro deportati francesi, catturati dall'esercito nazista che ha invaso e occupato la Francia: con lo stesso Messiaen al pianoforte, il violinista Jean Le Boulaire, il clarinettista Henry Akoka, il violoncellista Etienne Pasquier. Hanno opinioni politiche, persuasioni religiose, attese di vita diverse. Non erano amici, prima, adesso si trovano uniti in una indimenticabile avventura artistica e umana e dedicano tutto il loro talneto, il loro impegno, alla sua realizzazione, nonostante le condizioni impossibili.

Concepito e scritto in quel luogo di dolore e di sconforto, dove "si può morire per un sì o per un no", ispirato dalla visione dell'Angelo che nell'Apocalisse "annuncia la fine del Tempo", il Quartetto prevede otto movimenti: "il numero perfetto - scrive Messiaen - della luce indefettibile, della pace inalterabile".

I documenti qui tradotti, alcuni dei quali inediti in italiano, conducono il lettore all'interno dei dilemmi e delle speranze dell'autore e dei suoi compagni. A quale Tempo pensa Messiaen? A quello che lui e gli altri prigionieri stanno vivendo?

Alla visione dell'eternità, quando le violenze dell'uomo sull'uomo non potranno più esistere? Al proprio tempo interiore, che la capacità di creare riuscirà, forse, a preservare da ogni violazione? Ma se il Tempo finisce, come è possibile comporre musica, un'arte che si iscrive, per sua stessa natura, nel fluire del tempo?

Mai il Quartetto cede alla disperazione; la sua forza ritmica, perfino la sua gioia, la commovente dolcezza del finale raccontano ed esaltano la capacità dell'uomo di reagire ad ogni forma di sopraffazione, di umiliazione. Del bisogno insopprimibile di sperare ancora, senza rimuovere nulla di quanto si è atrocemente subito. Di ricordare per continuare.

Noi siamo la nostra storia, la nostra memoria di lei.